![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Il pollo non si ammazza con una coltellata alla schiena o con la pistola di ordinanza. Bisogna tirargli il collo con forza finchè non si sente "Cruck". E' importante tenerlo a testa in giù affinchè il sangue non stagni nelle carni. Dopo una mezz'oretta si può passare alla seconda fase, gli si versa (poca) acqua bollente addosso e si inizia a spiumarlo. Completata con minuzia questa operazione si passa alla strinatura della pelle su fiamma. E' caldamente consigliato compiere la strinatura all'esterno dell'abitazione o in un posto idoneo, per evitare di diffondere odori sgradevoli. Ok, fatto? |
![]() |
Non potete comunque
dichiarare concluso il vostro lavoro. Indovinate un po'... bisogna togliere le viscere.
E' questo un momento delicato che può mettere in difficoltà i meno esperti e le
signorine un po' snob. Dunque... da dove parto? Dall'ano (il buco del kubo) che si trova
appena sotto il portacoda. Si procede utilizzando delle apposite cesoie, l'estremità
inferiore (che per decenza non ripeto più) deve essere allargata in modo che possa
passare la vostra mano. Infilatela ed estirpate ogni cosa che sentite al tatto, ma con
delicatezza. Non vorrete mica rovinare fegato, cuore, ... e soprattutto state attenti a
non rompere le budella, altrimenti... Ora potete tagliare la testa
e le zampe. NON BUTTATE VIA LE ZAMPE!!! Sono una delle parti più buone del pollo, basta
passarle attentamente alla fiamma per eliminare i primi strati della pelle e poi farle
bollire per un bel po'. Il lavoro può dirsi concluso, con le apposite cesoie se è il
caso potete sezionare le varie parti del pollo (ala, coscia, petto, sovracoscia...) e
decidere come cucinarlo. ![]() |